sabato 21 agosto 2010

Autori bestseller e logiche di mercato

Noi tutti, io per primo, vogliamo e forse crediamo che ogni nostra opera sia la migliore, o quasi.

Magari la valutiamo come un capolavoro e sogniamo, un po' ad occhi aperti, di vendere milioni di copie e di diventare famosi.
A volte accade. Diciamo che accade forse 1 volta su 10000 o anche meno (molto meno).
In realtà quando accade (di vendere milioni di copie e diventare famosi) il merito purtroppo non è dell'Autore. Non solo dell'Autore, o almeno il suo merito non è determinante per la vendita di milioni di copie.
Il merito è dell'Editore. E' la pura verità.
Tanto è vero che spesso si dice che è l'Editore che crea il capolavoro.
La questione è che ogni libro fino a quando resta sulla scrivania di qualche autore o di qualche editore mai nessuno ne verrà a conoscenza e mai nessuno lo potrà comprare.
Dunque l'Autore scrive il capolavoro, ma è l'Editore che lo fa conoscere, e lo fa comprare. Come?
Con la distribuzione in migliaia (e poi milioni) di copie, con centinaia (o migliaia) di articoli che parlano dell'opera, con investimenti economici enormi in pubblicità, distribuzione e marketing in generale.

Senza l'azione dell'Editore si possono abbandonare sogni di grandezza e di guadagni.
Questa è la pura verità, ricercare in rete o in libri del settore per credere.

Dunque cosa possiamo fare noi poveri autori?
Prima dell'avvento di Internet, non si poteva fare un bel niente. O trovavi l'Editore o non si pubblicava.
Con l'avvento di Internet le cose sono cambiate, ma non tanto.
L'esperienza quotidiana di tutti Noi dimostra che non basta avere un libro o un e-book in rete per venderne milioni di copie. Non basta avere un libro o un e-book in rete per venderne migliaia di copie, o centinaia (addirittura).
Al solito si ha bisogno della rete di vendita. E crearla costa. Costa tantissimo. La rete di vendita non si costruisce in pochi mesi, e non si costruisce con pochi soldi. Non si costruisce pagando 50 euro.
Io ho un sito di oltre 2000 pagine, do accesso a informazioni gratuite e richieste dal mercato; dopo 4 anni di lavoro ho oltre 70000 visitatori unici al mese. Grazie a questo mio sito ho cominciato a vendere bene.
Ora vi propongo di rispondere alla seguente domanda: quanti di Voi ( o Noi) hanno un sito per promuovere il proprio libro, o hanno inserito il proprio libro in un sito (italiano o estero), da avere 70000 visitatori al mese che vedono solo il vostro libro?
Secondo me sono pochissimi.
In definitiva, accade che un nostro libro, sarà visto da pochissimi utenti. Meglio questi pochi che niente.
Diciamo che al mese saranno 100 o 200 o anche mille.
Le statische delle vendite in internet dicono che ogni mille visitatori si fa un acquisto. Quindi se si ricevono mille visitatori probabilmente si venderà una copia. Ma ammettiamo di vendere una copia ogni 100 visitatori. Ebbene, fate la seguente prova: vedete quanti visitatori arrivano ogni giorno sul vostro sito (personale, o non) e stabilite la validità del mio ragionamento.
Non scoraggiatevi se le percentuali che osserverete saranno ancora più basse di quelle indicate in questo articolo.
Consoliamoci con il fatto che prima dell'avvento della stampa on demand, non si poteva neppure pubblicare. Ora si può, ma la rete è immensa e ci si perde tra i suoi meandri.
In genere chi ha un sito si promuove tramite i motori di ricerca. Questo è un buon modo, oggi costa però. Tantissimo. O investi soldi o investi tempo. Comunque costa.
Poi vi sono altri prodotti di distribuzione o la vendita per mezzo di e-book (file multimediali).
Ma prima di passare in rassegna queste altre possibilità vorrei far osservare la situazione psicologica dell'Autore alla ricerca spasmodica di servizi di promozione della propria opera.
L'Autore è debole, ossia si trova in una situazione di debolezza psicologica. In genere non ha grossi capitali da investire e/o non può valutare correttamente se è il caso di investire o non investire.
Ben vengano in queste situazioni tutti quei prodotti gratuiti (blog, Lulu, ecc.) che fanno conoscere la nostra opera.
Ben vengano quei prodotti che fanno conoscere la nostra opera e richiedono una percentuale di guadagno solo in caso di vendita avvenuta. Ben venga la possibilità offerta da Lulu di stampare a richiesta (on demand), senza investimenti di alcun tipo. Vi sono poi servizi che si devono pagare prima. In questo caso, dobbiamo ben valutare se acquistare o non acquistare in termini di costi e benefici.
Questo è ovvio e lo facciamo tutti, se i costi sono alti. Se i costi sono bassi possiamo cadere in tentazione e acquistare un servizio che di fatto non lo è.

Insomma, la voglia di farsi conoscere o di raccontare in giro che il proprio libro è ordinabile in libreria è tanto grande da far abbassare le difese. La voglia è tanto grande da rischiare di non valutare un servizio per quello che è realmente, ma di acquistarlo per la propria soddisfazione psicologica. Anche la soddisfazione psicologica è un valore, e se è questo che cerchiamo il nostro acquisto è ben fatto. Costi quel che costi.
Io ormai non cerco pù la soddisfazione psicologica avendo pubblicato e venduto dal 1990. Dunque mi soffermo sulla validità reale di un servizio e appunto sull'analisi costi e benefici.
Non mi faccio ingannare dal basso prezzo e dalla speranza di vendere. Valuto invece cosa potrà produrre (ai miei scopi) un servzio acquistato.
Mi chiedo, quante persone saranno pronte ad ordinare un libro che non conoscono direttamente in libreria?
Mi chiedo, quante persone (e ne ho 70000 al mese che potrebbero essere interessate) potrebbero, non voler comprare in internet, e andare direttamente in una libreria?
Aggiungo che quasi la totalità dei miei libri riguardano problemi di matematica e dunque, anche se con dispiacere, molti studenti sono "costretti" a comprarli.
Ma se penso al mio libro Aforismi e riflessioni, quanti lo compreranno? Quanti sono disponibili a comprare un libro non noto, non pubblicizzato e ad un costo abbastanza elevato (visto i costi di stampa)?
Quanti preferiranno il mio Aforismi e riflessioni, in vendita a 22,5 euro in tutte le librerie Feltrinelli e nei maggiori bookshop online, rispetto ad un libro ben noto, di un autori famoso e disponbile in tutte le librerie?

Io credo che nessuno, escluso parenti ed amici, comprerà il mio libro. Almeno fino a quando non investo in prima persona, così come fa un Editore.
Ora ammesso di avere 100 amici o parenti che vogliono comprare il mio libro, mi torna utile Lulu. Infatti, stampo le 100 copie ad un costo interessante (grazie allo sconto) e rivendo i miei libri ad amici e parenti con un buon margine di guadagno. Diciamo che guadagno 700 o 800 euro.
E' evidente che è più conveniente questa procedura che mandare un amico o parente a comprare il mio libro in libreria, a meno che non mi ritenga invece gratificato del fatto che il libro venga venduto in libreria e però con un mio guadagno minimo (100 euro o 200 su cento libri venduti, valore di molto inferiore ai 700 o 800.).
Allora mi chiedo: conviene acquistare servizi a pagamento (sebbene dal basso costo) per non avere vendite ulteriori o per provcarmi addirittura un mancato guadagno?
Secondo me la risposta è Sì, se sono tanto gratificato dalla vendita tramite la libreria da sopportare la perdita economica.
La risposta è Sì, se il servizio è duraturo e non ho grossi costi ulteriori, poichè potrei pensare di vendere fra un anno o due o anche di più.
La risposta può essere anche Sì, per il semplice fatto di voler provare. Giocare insomma un terno al Lotto. Al buio, senza una vera analisi costi benefici.
La risposta è decisamente No, se non sono tanto gratificato dalla vendita in libreria se non vi corrisponde anche ad un guadagno economicco o se il servizio addirittura dura pochissimo tempo e magari sono costretto a pagare anno per anno.
La risposta è No se non sono chiare le condizioni che di anno in anno mi saranno proposte.
La risposta è decisamente No, se sono alla ricerca di servizi validi per l'ordinabilità dei miei libri ad un costo ridotto e congruo.
Al momento alcuni prodotti ben noti presentati sul mercato non rispondono alle esigenze reali degli Autori, ossia di chi vuole rendere ordinabile (o addirittura distribuire) le proprie opere. A mio avviso questi prodotti, in questo momento, soddisfano solo l'eventuale gratificazione dell'Autore nel vedere il suo libro ordinabile (ma non presente) in libreria e non in tutte le librerie. Al momento questi prodotti o servizi sono validi solo per l'azienda che li propone e per chi eventualmente ne ottiene un guadagno diretto o indiretto.
Naturalmente, ogni prodotto/servizio è migliorabile, e quindi auspico che i prodotti o servizi esistenti siano migliorati in futuro, così come auspico l'entrate nel mercato di altri imprenditori con idee innovative, onde scardinare privilegi, abusi accettati o imposti da sempre.
Per quanti riguarda poi gli e-book, ossia i file multimediali, mi sembrano un buon modo per far conoscere la propria opera abbattendo gli enormi costi di stampa e di spedizione. Purtroppo, così come i libri si possono fotocopiare con danno per l'Autore e d'Editore, i file multimediali si possono inviare ad altri utenti.
A questi problemi la rete ancora non ha trovato una risposta. Dunque ogni Autore può decidere secondo scienza e coscienza.

Contratto di edizione o a stralcio

E' ben noto che ogni autore ritenga il suo libro il più grande capolavoro mai scritto prima. Purtroppo non è sempre così. Purtroppo non è errato affermare che il capolavoro viene costruito dall'editore... (continua)

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